NAZISMO
UNA SETTA NEOPAGANA
GNOSTICO-MANICHEA
PREMESSA |
I RAZZISTI EBRAICO-SIONISTI FURONO I FONDATORI DEL NAZISMO,
E IL NAZISMO EBRAICO FU IL FONDATORE DI ISRAELE!I RAZZISTI SIONISTI - I MAESTRI DELL'ILLUSIONE!
L'IDEOLOGIA NAZISTA, É DALL'INIZIO ALLA
FINE COMPLETAMENTE EBRAICA!(Gli ebrei in Italia collaborarono con i fascisti e i nazisti, finanziandoli).
ECCO ALCUNE PROVE!
L'UFFICIO DI ADOLF EICHMANN, AVEVA CONTATTI DIRETTI
CON LORD BEARSTED, ALIAS IL FINANZIERE EBREO MARCUS SAMUEL, CHAIM WEIZMAN, GOLDA MEIR, MENACHEN BEGIN, ISAK SHAMIR, IL MINISTRO DEGLI ESTERI INGLESE, L'EBREO BALFOUR (AMICO INTIMO DI LORD ROTHSHILD), ECC.ECC.PERFINO IL DOTTORE DI HITLER ERA EBREO, E SI CHIAMAVA MORELL, NELL'APRILE 21 DEL 1945, VENNE PREMIATO CON UNA MEDAGLIA AL VALOR MILITARE, COME EROE DELLA RESISTENZA, PER I SUOI MERITI FATTI AGLI ALLEATI, CIOÉ AVVELENARE (L'EBREO) HITLER.
A PARIGI IL 7 NOVEMBRE 1938, L'EBREO HERSCHEL GRUENSPAN, EBBE L'IDEA, DI ASSASSINARE IL PRIMO SEGRETARIO DELL'AMBASCIATA TEDESCA, ERNST VON ROTH. PER QUESTO DELITTO, NON VENNE PUNITO, MA PROTETTO DALL'EBREO HEYDRICH, SOTTO CUSTODIA CAUTELARE. FU LIBERATO ALLA FINA DELLA GUERRA.
I COMANDANTI GLOBOCNIK , JORDAN E WILLEM HEBE (SOPRANOMINATI I DISTRUTTORI DEGLI EBREI), ERICH VON DEM BACH-ZELEWSKI E VON KEUDELL II, TUTTI EBREI.
ALTRI EBREI SONO: SHRONERER, VIKTOR ADLER, HINRICH FRIEDJUNG, PORZER, Dr. LUEGER, FAMOSO PER IL SUO DETTO: "IO DECIDO CHI É EBREO"!, KARL WOLFF, TUTTI NAZISTI, E MEMBRI DELLA ORGANIZZAZZIONE SEGRETA "THULE", CHE AVEVA IL QUARTIERE GENERALE IN MUNICH, NELL'HOTEL "QUATTRO STAGIONI" FORTEMENTE FINANZIATI DAI "LOGEN BROTHERS" E ALTRI. QUI BISOGNA MENZIONARE ALTRI CAPI EBREI DELLA "THULE", Dr.BERGER, ADAM GLAUER, BARON VON SEBOTTENDORF FAMOSO PER IL SUO DETTO: "I MEMBRI DELLA THULE FURONO I PRIMI A MORIRE PER LA SVASTICA".
I MAGGIORI FINANZIATORI DEL PARTITO NAZISTA TEDESCO ERANO TUTTI EBREI, ALCUNI DI LORO PERFINO 'ELETTI' A 'ARIANI ONORARI'. QUESTI SONO I NOMI DI ALCUNI DI LORO, E DELLE LORO BANCHE:
Più di una volta ci siamo occupati dello studio della gnosi, fondamento panteista di tutte le grandi eresie che hanno flagellato la Cristianità dai tempi degli Apostoli. La gnosi è, per così dire, avvinghiata ai fianchi della Santa Chiesa; terribile errore religioso che, combattuto dalla verità cattolica e dalla stessa messo financo a ferro e fuoco, quando la sua presenza diventa insopportabile può dare lillusione di scomparire dal quadro storico, per poi (assomigliando per questo a una brace accesa che vive sotto le ceneri) ricomparire e produrre nuove e indicibili devastazioni. Nel corso della storia la gnosi ha preso svariati aspetti. Occorre cosi distinguere il fondo gnostico che si incontra in tutte le eresie, ed i sistemi gnostici propriamente detti, nei quali quel fondo prese corpo durante i primi secoli del cristianesimo. Parlando in generale, bisogna distinguere una gnosi pagana e una gnosi detta "cristiana". Lorigine della gnosi pagana si perde nella notte dei tempi. In essa era immersa lantichità. Fra gli gnostici-manichei esiste la tradizione che la fa risalire a tempi precedenti il diluvio in Atlantide, Lemuria e Iperborea, antiche civiltà pagane che sarebbero state distrutte da quel tremendo castigo. Per riportarci a periodi più propriamente storici anteriori allera cristiana, vediamo la gnosi pagana in Persia, in India, in Grecia e fra altri popoli. Dopo lavvento del redentore si comincia a parlare di gnosi cristiana; designazione impropria, dato che le eresie gnostiche non sono altro che tentativi di coprire il vecchio errore pagano sotto vesti cattoliche. Infatti in seno alla S.Chiesa la gnosi cercò di infiltrarsi nel dogma cattolico usando a quel fine i più svariati stratagemmi. Nei primordi del cristianesimo la gnosi appare nelle eresie che da essa prendono il nome. A1 contrario di ciò che insegna la Rivelazione, secondo cui tutta la creazione è buona, sia quella degli esseri spirituali che quella degli esseri materiali lo gnosticismo afferma la opposizione fra lo spirito (principio del bene) e la materia (principio del male), quello imprigionato in questo a causa di un disastro cosmico. Evoluzionista, sospira lavvento di unera in cui, al termine di mutazione successive, lo spirito si liberi nuovamente dalle catene fisiche che lo legano. Panteista, lo gnosticismo confonde la Divinità con lo spirito prigioniero nella materia. Gli gnostici vanno contro il dogma della creazione confondendo il Creatore con la creatura. Essi ripudiano il dogma della Ss.ma Trinità e della Incarnazione del Verbo, dato che negano lunione ipostatica del Verbo Divino con la natura umana in una stessa Persona. Nella logica del loro errore mostruoso rifiutano di riconoscere la Ss.ma Vergine come Madre di Dio, verità proclamata dal Simbolo di Nicea, che condannò gli gnostici del tempo e la tendenza esoterica che si stava infiltrando nella Cristianità. A questo proposito, un altro aspetto fondamentale e inseparabile di questa eresia è il suo carattere segreto, magico e occultista, che le fa assumere di volta in volta la fisionomia della magia bianca o della magia nera.
I COROLLARI POLITICI E SOCIALI
DELLA DOTTRINA GNOSTICA
Fin dai tempi apostolici le conseguenze sociali e politiche di
questo insieme di errori non si fecero aspettare. E molto
significativo in questo senso, che fra i primi eretici gnostici
sorti fra le file della S.Chiesa, alcuni capeggiati da Simon Mago
e usando il nome di Ebioniti, cioè poveri, considerassero la
povertà non come un consiglio evangelico ma come un precetto, e
che questa negazione della proprietà privata li portasse
allugualitarismo e al comunismo. Nel loro errore verso le
cose materiali, gli gnostici giustificavano il suicidio rituale
ed erano anche contro il sacramento del matrimonio, che santifica
la procreazione di nuovi esseri, in cui, sempre secondo loro, lo
spirito si troverebbe ancora ignominiosamente prigioniero della
materia.
RIPETIZIONE MONOTONA DEGLI
STESSI ERRORI
I1 fondo panteista che la
gnosi porta con sé, emerge nellera cristiana sotto i più
diversi aspetti. In questo primo periodo vediamo le cosiddette
eresie indo-elleniche negare il dogma dellIncarnazione del
Verbo, rigettando ora la divinità del Nostro Salvatore, ora la
Sua umanità. Il manicheismo divenne allora il principale gruppo
gnostico: esso sosteneva un duplice panteismo, il panteismo dello
spirito il cui principio emanatore era il bene, e il panteismo
della materia il cui principio emanatore era il male, entrambi
necessari e facenti un gioco di antitesi. I manichei professavano
il rifiuto delle cose materiali, si astenevano dal matrimonio
perchè propagatore del male e dal possesso dei beni terreni come
forma di attaccamento a un cattivo principio. Di questo periodo
sono anche, fra gli altri, i neoplatonisti di Alessandria, i
montanisti, i doceti, gli antitrinitari e i sabelliani. Vengono
poi larianesimo, il pelagianesimo, il nestorianesimo, il
quietismo, il monofisismo e il monotelismo. Il nestorianesimo
inaugurò un nuovo filone eretico, quello che non toccava più
lesistenza di due nature in Nostro Signore Gesù Cristo, ma
le loro relazioni e operazioni reciproche. Lunità della
persona cominciò ad essere attaccata come lo era stata la
dualità nella natura. Nella scia del nestorianesimo viene poi il
quietismo, che sosteneva essere stata la natura in tal grado
assorbita dalla Divinità, che il corpo di Nostro Signore sarebbe
umano in quanto alla forma e allapparenza esteriore, ma non
in quanto a sostanza. I1 quietismo diede luogo al monofisismo,
che ammetteva una sola natura in Nostro Signore: quella divina;
ed al monotelismo che ammetteva una sola volontà in Gesù
Cristo: la volontà Divina. Queste fantasie nel loro aspetto
teologico, furono fulminate dal seguente decreto del IV Concilio
di Calcedonia: «..Conformemente agli insegnamenti dei Santi
Padri, dichiariamo con voce unanime che si deve confessare un
solo e medesimo Gesù Cristo Nostro Signore; ugualmente perfetto
nella Divinità come nella umanità; vero Dio e vero uomo,
composto di unanima razionale e di un corpo; consustanziale
al Padre secondo la Divinità, consustanziale a noi secondo
lumanità; in tutto somigliante a noi tranne che nel
peccato; generato dal Padre prima di tutti i secoli secondo la
Divinità; ugualmente nato in questi ultimi tempi secondo
lumanità; un solo medesimo Cristo, figlio unigenito,
Signore in due nature, senza confusione, senza cambiamento, senza
divisione, senza separazione; senza che lunione sopprima la
differenza fra le due nature luna e laltra
conservando e concorrendo in ununica persona e sussistenza;
di modo che non si trova separato o diviso in due persone, ma in
un solo e medesimo Figlio unigenito, Dio o Verbo, Nostro Signore
Gesù Cristo, come i Profeti e lo stesso Nostro Signore ci
insegnarono, come il simbolo dei Padri ci ha trasmesso».
Ricordiamo queste nozioni fondamentali e le caratteristiche
dell'errore gnostico per accentuare ulteriormente che nel corso
della storia vediamo semplicemente e monotamente risorgere questa
vecchia idra travestita di nuove apparenze. Sempre combattuta e
mai completamente estinta la gnosi cammina sottoterra attraverso
i secoli, e nel pieno medio evo si manifesta nella Cristianità
facendo sorgere uno dei suoi poderosi focolai della Francia
meridionale, nella regione di Linguadoca, sotto il nome di
catarismo o eresia albigese. I1 neomanicheismo cataro fu
sterminato nel sud della Francia per mezzo di una vera crociata,
che fu invocata dalla Chiesa, a causa delle devastazioni che
l'errore stava causando fra i fedeli. «E innanzi tutto
evidente che il potere civile si inquietò per lesistenza
delle eresie tanto quanto lautorità religiosa e a volte di
più. Le eresie che più lo preoccupavano non erano quelle che si
mantenevano nel puro campo teologico, dato che non vediamo che si
sia commosso per la negazione della transustanziazione fatta da
Berenger di Tours. Quelle che lo inquietavano erano quelle in cui
l'errore teologico si alleava con dottrine anarchiche e
antisociali; queste erano perseguitate dai principi (esortati a
farlo dalla Chiesa) per lo meno quanto lo erano dai Papi, perchè
vedevano nell'eventuale loro trionfo "la rovina della
Patria", secondo la ben nota espressione di Roberto il
"Pietoso" (Linquisition Medievale, di Jean
Guiraud, Ed. Bernard Grasset, Parigi 1928, pag.81). Vediamo
nuovamente, nel declino del Medio Evo, lerrore gnostico
pullulare da tutte le parti sebbene in modo sempre nascosto; non
solo i precursori dell'eresia protestante, come Wiclef e Giovanni
Hus, ma lo stesso Lutero si dissero influenzati dalla gnosi. Fu
anche gnostica, per esempio la facciata puritana di Cromwell in
Inghilterra, e sopratutto a partire dai secoli XVIII e XIX
vediamo il risorgere di un enorme movimento sotter-raneo di
tendenza nitidamente gnostico-manichea, magica e occultistica da
tutte le parti.
UNA STRANA MISSIONE A MONTSEGUR
Ciò che abbiamo testi
detto a mò di preambolo, a materia pacifica per chi si disponga
a studiare la storia religiosa del mondo in tutti i suoi
risvolti. A molti può sembrare strano che moderne correnti
neopagane come il nazismo si mostrino completamente immerse nella
gnosi e nell'occultismo. Fra gli altri, nel libro il «Mattino
dei maghi», Louis Pawels e Jacques Bergier sollevano una punta
del velo che copre quel mistero sebbene lo facciano in forma un
pò fiabesca. Esce adesso nella raccolta intitolata «Gli enigmi
delluniverso», lopera «Hitler e la tradizione
catara» (Ed. Robert Laffont, Paris 1971), i cui autori Jean e
Michel Angebert, dichiarandosi in posizione nettamente
anti-cattolica, offrono unimpressionante documentazione
sulle origini gnostiche e occultiste del Terzo Reich
nazional-socialista. I1 capitolo preliminare di questo libro ha
per titolo «Otto Rahn e la crociata contro il Graal». Vi si
legge che nellestate del 1931 un giovane tedesco, Otto
Rahn, parti verso il sud della Francia per una missione
misteriosa. Nella prossimità della parte provenzale di Lavenet,
visitò lungamente le rovine del castello di Montsègur, il
favoloso Montsalvat dei trovatori provenzali di cui dicono gli
autori blasfemamente «Tabor dei catari di Occitania e ultimo
rifugio dell'eresia albigese, a uno di cui luoghi alti in cui
soffia lo spirito. Da tempo immemorabile il Pog, lo sperone
roccioso sopra il quale fu costruito il castello, è stato
considerato come un luogo sacro» (Pag.27). Le caratteristiche
singolari di questo edificio fanno credere che esso sia stato
costruito non in funzione di necessità militari, ma secondo un
piano di architettura religiosa: è dunque lecito pensare, e
tutta lepopea albigese lo conferma, che Montsègur fu
veramente un tempio, votato a un culto, luogo sacro destinato a
offrire, in caso di invasione, «una resistenza a oltranza»
(Pag.29). Otto Rahn passa tre mesi nella regione di Lavenat e,
successivamente, nel 1937 vi ritornò per un periodo più breve.
Nel periodo fra un escursione e laltra, nel 1933 egli
pubblicò il libro «Kreuzzug gegen den Gral» (La crociata
contro il Graal) che ebbe grande ripercussione in Germania nel
quale situava a Montsègur il misterioso Graal, indicando i
catari come i suoi ultimi custodi. I1 fatto curioso è che ciò
che spinse Rahn per due volte a fare accurate ricerche fra le
rovine di Nontsègur e dintorni fu un ordine ricevuto da Alfred
Rosenberg, il flamigerato teorico del Nazismo.
IL GRAAL, CALICE SACRO
DELLULTIMA CENA O MITO GNOSTICO?
Secondo la leggenda
medievale il Graal o Santo Graal sarebbe un calice sacro fatto
con un enorme smeraldo del diadema di Lucifero, pietra preziosa
che sarebbe caduta a terra nel momento in cui
quellarcangelo fu precipitato nellinferno. I1 calice
formato da questo smeraldo, tagliato in 144 facce, fu - ancora
conformemente alla leggenda - usato da Nostro Signore durante
lUltima Cena, e con esso Giuseppe dArimatea raccolse
il prezioso sangue del Salvatore uscito dalla ferita aperta dalla
lanciata di Longino. Questo recipiente sacro portatore di virtù
straordinarie, sarebbe scomparso misteriosamente a partire da una
certa epoca, dopo essere stato in possesso di uno dei cavalieri
della tavola rotonda. Invece, secondo gli autori di «Hitler et
la Tradition Cathare», «per i partigiani dellunità della
grande Tradizione, cioè dellunità fondamentale e
trascendente di tutte le religioni, le leggende e le diverse
mitologie, è evidente che i cristiani si sono appropriati del
mito del Graal per fare di esso la coppa di smeraldo che contenne
il sangue di Cristo, sviando in questo modo il simbolo dal suo
senso originario». In questo "senso originario", la
perdita del Graal può essere paragonata alla perdita della
Tradizione con tutto ciò che questo comporta in impoverimento
spirituale. Cosi, «il mito del Graal è il riflesso di un
insegnamento perduto. Questa fu linterpretazione dei
nazional-socialisti che svilupparono il loro pensiero vedendo
nella pietra-Graal una legge di vita valida solo per certe
razze» (pag.32-33). La missione di Otto Rahn nel Sud della
Francia e soprattutto il suo cercare fra le rovine di Montsègur
avevano per scopo la scoperta della pietra-Graal contenente il
segreto della genesi del mondo: il Graal sarebbe il libro sacro
degli ariani perso e poi ritrovato, infine nascosto, a Montsègur
dai catari. «E a questo titolo che Otto Rahn, il grande
specialista di catarismo, fu inviato dai pontefici del nazismo
nella regione albigese al fine di scoprire la famosa
pietra-Graal, evocata nelle sue poesie da Wolfram
dEschenbach (vedere "Parsifal") che parla di una
"pietra preziosa". Ora i manichei, originari della
Persia (e perciò a questo titolo ariani), associavano alla
parola "Gorr" (pietra preziosa) la parola
"A1" (splendente), il che darebbe per contrazione
"Graal", nel senso di "pietra preziosa
incisa", e questa sarebbe quindi la nozione storicamente
più fondata per la sua stessa origine etimologica. Questo ci
permette di capire tutto linteresse dei dirigenti
hitleriani, con Rosenberg in testa, allesito di queste
ricerche» (Pag. 34). Lo stesso Rosenberg diceva enfaticamente
nel suo famoso libro «I1 mito del XX secolo»: «Oggi si sveglia
una nuova fede, il mito del sangue, la fede nel difendere
egualmente col sangue lessenza divina delluomo in
genere» (apud "Hitler et la Tradition..." pag. 34). La
stima entusiastica di Hitler per questo libro assume cosi tutto
il suo significato: «Quando leggerete il nuovo libro di
Rosenberg, capirete queste cose, perchè è l'opera più vigorosa
nel genere, più di quelle di H. S. Chamberlain» (Otto Strassen,
"Hitler et moi", Paris 1940, apud "Hitler et la
Tradition...", pag. 35). H. S. Chamberlain e il conte de
Gobineau possono, dal punto di vista razzista essere considerati
come precursori del nazismo. Un altro grande filosofo nazista, A.
Baumler, scriveva pensando al mito del Graal: «Il mito del
sangue non è una mitologia al pari di altre mitologie, non pone
una nuova religione, al pari di altre religioni. Ha per contenuto
il fondo misterioso della propria formazione mitificante. E
dal suo principio strutturatore che procedono tutte le mitologie;
la conoscenza di questo principio strutturatore non è a sua
volta una mitologia, ma il suo stesso mito, perchè è vita
contemplata con venerazione. Lo sviluppo della sua realtà
occulta è il punto di inflessione del nostro tempo». Dopo aver
trascritto questo testo incalzano Jean e Michel Angebert:
«Possiamo, alla luce di tali spiegazioni, penetrare in
profondità il neognosticismo o, se si preferisce, il manicheismo
dei dirigenti e degli intelletuali nazisti fondato su una gnosi
razzista. Laddattamento di tutti questi miti al XX secolo
doveva essere la grande preoccupazione dei nazisti» (Pag. 35).
UN MOVIMENTO GUIDATO DA
STREGONI E MAGHI
Lo gnostico Otto Rahn
godeva di un grande prestigio fra i capi hitleristi, e un suo
libro, "La corte di Lucifero in Europa", fu imposto da
Himmler «ai principali dignitari del nazismo, conferendogli cosi
il valore dei Vangeli» (pag.64). Lo stesso Reichsfuehrer SS
Himmler, vivamente interessato nelle ricerche di Otto Rahn in
Montsègur, fece ricostruire il castello di Wewelsburg, vicino a
Paderborn, in Westfalia. In esso, situato sotto una sala riunioni
di dimensioni impressionanti, si trovava il "santo dei
santi", un salone ad arcate a ogiva, il quale doveva
ricevere il prestigioso Graal sopra un altare di marmo nero con
incise le lettere SS in argento in alfabeto runico. «Le
meditazioni degli ospiti di Wewelsburg vertevano sulla mistica
biologica, sulla morale dellonore, sul mito spirituale del
sangue e altri temi gnostici e dualistici cari alle elites
delloltre-Reno. Questi ritiri avevano per scenario una sala
di quasi cinquecento metri quadrati situata sopra il locale in
cui era laltare della nuova religione» (pag.65). Si vede
che qua il nazismo non appare come un fenomeno meramente
politico, ma come un movimento condotto da stregoni e maghi, e
ciò in uno dei paesi più avanzati in campo tecnico e
scientifico, confermando la verità, già sperimentata dal Faust
di Goethe, secondo cui lestremo razionalismo scientifico
conduce alla magia. E il proposito degli autori del libro che
stiamo commentando sembra in questo senso molto chiaro: «E
pertanto unanalisi del pensiero nazional-socialista fatta
alla luce delle antiche tradizioni esoteriche che proponiamo ai
lettori di questo libro: essendo il tema centrale la gnosi, con
la sua più significativa concretizzazione dal tempo del profeta
Mani, lo sviluppo si ordina naturalmente intorno al catarismo,
caratteristica apparizione neo-gnostica del medio evo, e prosegue
con lo studio dei templari. Subito la gnosi si nasconde,
degenerando con i Rosa-croce e gli Illuminati di Baviera, per
sfociare, dopo molti tentativi, nel misterioso gruppo Thule»
(pag.72). Al contrario delle spiegazioni pseudo-storiche che
vedono nel Terzo Reich la continuazione del Reich di Bismark e di
Guglielmo II, la Germania di Hitler appariva agli occhi dei suoi
fondatori e dei suoi iniziati come la terza epoca del genere
umano (pag.193), secondo la dichiarazione dello stesso Fuehrer:
«I tempi antichi furono. I1 nostro movimento è. Fra i due
letà di mezzo dellumanità, il medio evo, che durò
fino a prima di noi e che stiamo chiudendo» (Hermann Rauschning,
"Hitler ma dit", Parigi 1939 - apud "Hitler
et la Tradition...", pag.193). Secondo alcuni autori, Hitler
sarebbe stato portato da Rudolf Hess alla pratica dei metodi
occultisti e appartenne anche a logge massoniche quali l'O.T.O.
(Ordo Templi Orientis). Non la pensano così Jean e Michel
Angebert. Per essi il capo nazista era già giunto a tali
pratiche per una sua formaziove pseudomistica anteriore e per la
sua affiliazione al gruppo Thule (pag.l95).
SARA HITLER A BALLARE,
MA SONO IO CHE HO SCRITTO LA MUSICA
Fra i gruppi gnostici che
diedero origine al nazismo, citiamo la "Societé del
Vril" e il "Gruppo Thule" o "Thulegesel
schaft", la prima fondata in Germania dal Barone von
Sebottendorf. Ma pare sia stato Dietrich Eckart, scrittore e
giornalista di fama e membro della Thulegeselschaft, che lanciò
veramente Hitler, fornendogli i primi fondi necessari a sostenere
la sua campagna politica inaugurale. Rudulf Hess, Alfred
Rosenberg, Dietrich Eckart, Karl Haushofer, Nax Amann, «tutta
quella gente, come abbiamo potuto verificare, apparteneva alle
società segrete di stampo massonico, fossero un gruppo Thule o
la società del Vril. Non meravigli inoltre, che la si incontri
tutta sempre coinvolta nella realizzazione dei riti della nuova
religione della croce uncinata. Disponendo da allora di una base
politica, di appoggi finanziari importanti, e di un apparato
segreto (che poteva essere guidato da Hitler), il partito
nazional-socialista andava trasformandosi nella macchina da
guerra di quei nuovi gnostici, avendo per capo un formidabile
detonatore, Adolf Hitler, lunico uomo che possedeva il
carisma e le qualità sufficienti per svegliare la Germania dal
suo sonno letargico e fare di essa lo strumento docile dei suoi
disegni magici. Nel suo letto di morte, nel 1923, Dietrich Eckart
confessava ai suoi intimi: «dovete seguire Hitler. Sarà egli a
ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Noi gli demmo i
mezzi per comunicare con essi (chi saranno quei misteriosi
"essi"? Forse i "superiori incogniti", sorta
di demoni evocati durante questi riti luciferiani). Non vi
lamentate, egli avrà influenzato la storia più di qualunque
altro tedesco» (pag.209).
RENAN, LEX
SEMINARISTA PRECURSORE DEL NAZISMO
La gnosi hitlerista voleva
agire sulluomo per trasformare luniverso, nello
stesso modo in cui, per processi mistico religiosi, ella
protendeva agire sopra luniverso per trasformare
luomo: «In questa prospettiva, la natura agisce sullo
spirito e lo spirito sulla materia, in modo da provocare una
trasmutazione di tutti i valori che, solo così, son capaci di
generare il superuomo del punto omega, che è quello della
perfezione. Tale è il significato della parola "io sono
lalfa e l'omega" e del mito gnostico del serpente che
si morde la coda. Nel fondamento di una tale dottrina, destinata
ad un piccolo numero di iniziati, si manifesta lorgoglio
demente che desidera fare delluomo il proprio Dio,
calpestando sotto i piedi la morale tradizionale e disprezzando
la quasi totalità degli uomini, destinata a ritornare (come per
i manichei e i catari) al caos (hyle) delle origini» (pag.217).
In codeste elucubrazioni gnostiche sulla razza, il nazismo trova
un appoggio insperato in Renan, il blasfemo autore della
"Vita di Gesù", il quale scriveva nei suoi
"dialoghi filosofici" (Parigi 1876). «Una larga
applicazione delle scoperte della fisiologia e del principio di
selezione potrebbero portare alla creazione di una razza
superiore, che avesse diritto al governo non solo per la sua
scienza, ma per la superiorità del suo sangue, del suo cervello,
dei suoi nervi. Sarebbero delle specie di dei o dee, esseri di
valore dieci volte superiore a quel che noi siamo, che potrebbero
esser fatti vivere in ambienti artificiali. La natura non fa
nulla che non sopravviva in condizioni normali; ma la scienza
potrebbe estendere i limiti della vitabilità». Renan conosceva
il ciclo delle leggende ariane di Asgaard, paese mitico di uomini
bianchi superiori, gli iperborei, antenati degli attuali
indoeuropei. Perciò egli dice in continuazione: «Una fabbrica
di "ases", una Asgaard potrebbe essere ricostruita al
centro dell'Asia. Allo stesso modo in cui lumanità salì
dall'animalità cosi la divinità salirebbe dallumanità.
Ci sarebbero degli esseri che si servirebbero degli uomini come
gli uomini si servono degli animali... Ma ripeto, la superiorità
intellettuale porta con sè la superiorità religiosa, questi
signori futuri li dobbiamo sognare come incarnazioni del bene e
della verità: bisognerebbe sottomettersi ad essi». E prosegue:
«In codesto modo si concepisce unepoca in cui tutto ciò
che un tempo regnò allo stato di preconcetto e di opinione
vacua, regnerebbe allo stato di realtà e di verità: Dio,
inferno, paradiso, potere spirituale, monarchia, nobiltà,
legittimità, superiorità di razza, poteri soprannaturali,
possono nascere nuovamente per opera delluomo e della
ragione. Sembra che, se una tale ipotesi si debba realizzare in
qualche grado sopra il pianeta terra, è in Germania che si
verificherà» (apud "Hitler et la Tradition...", pag.
217-219). Ecco dunque il razionalista Renan diventare quasi
profeta del nazismo... La cosmogonia hitlerista ricevette un gran
contributo dalle teorie del profeta del gelo eterno, lo scienzato
austriaco Hurbiger, alle cui elucubrazioni gnostiche i1 Fuehrer
dava pieno appoggio. Hurbiger, che si è abbeverato nei miti
profondi che si trovano nellincosciente dellumanità,
è partigiano della teoria dei cicli adottata da Platone. La
terra, la vita, lumanità, non conobbero un'evoluzione
continua, ma unascensione a denti di sega, interrotta da
cadute che fanno retrocedere lumanità al livello
anteriore. Dopo le civiltà dei giganti, la terra avrebbe cosi
conosciuto catastrofi senza nome che avrebbero inghiottito interi
continenti (Atlantide, Hiperborea), portando con sè la
degenerazione delluomo superiore. Per ritrovare
luomo-dio è necessaria una nuova mutazione che è il segno
di tutte le altre (pp. 224-225). Allinizio ritornerà a dar
vita al nostro universo sotto un nuovo ciclo, qua ritroviamo il
leit-motiv delle speculazioni hitleriste sulluomo e sul
mondo del XX secolo. Bergson profetizzava: «LUniverso è
una macchina per fare dei». Theilard de Chardin doveva fargli
eco ammettendo la possibilità di una "diriva" che
darebbe origine a qualche "forma di ultra-umano": la
famosa teoria dei mutanti biologici finiva appena di nascere
(pag.230). I leaders nazisti vedranno in essa un appoggio per il
loro desiderio di creare il super-uomo ariano. «Luomo
nuovo vive in mezzo a noi». Egli è qui - esclamava Hitler in
tono trionfante - vi basta questo? Voglio dirvi un segreto: ho
visto luomo nuovo. E intrepido e crudele. Ho avuto
paura davanti a lui» (Hermann Rauschning, "Hitler mi ha
detto" - apud "Hitler et la Tradition...", pag.
230). Dopo il millennio in cui impererebbe il nazismo e in cui
levoluzione toccherebbe lapice, la verità e il
falso, lo spirito e la materia si separerebbero e tornerebbero
alla loro radice, la luce ritornerebbe grande e l'oscurità
tornerebbe ad essere tutta riunita. «Le ultime particelle di
luce si riunirebbero in una gigantesca forma che salirebbe al
cielo al tempo stesso in cui la materia formerebbe un enorme
sfera (bolos) somigliante al caos originale. E cosi che
alla fine dei tempi, come il fuoco e il gelo, i due principii
antagonici saranno nuovamente separati luno
dallaltro, così come si trovavano in origine» (pag.229).
«LA NOSTRA UNICA FEDE
RELIGIOSA E IL NAZISMO»
I1 nazismo era una nuova
religione simbolizzata dal "Volk", sfondo mitico della
deificazione del sangue e della razza. Di conseguenza esso non
poteva non scontrarsi con il cristianesimo. I1 capo del
"Fronte del lavoro" hitlerista, dott. Ley, fu molto
chiaro e preciso quando dichiarò: «la nostra fede quella che
sola ci può salvare, è il nazional-socialismo, e questa fede
religiosa non ne tollera nessun altra al suo fianco» (pag.245).
Lantagonismo fra la chiesa e i nazisti non fu come vogliono
gli osservatori ingenui o troppo sapienti, un conflitto politico,
ma la lotta di una religione neopagana contro la vera religione
di N.S. Gesù Cristo. I1 Concordato concluso fra la Santa Sede e
il Terzo Reich grazie alla mediazione di von Papen, non fu niente
di più che lanestetico destinato ad addormentare
lavversario per poterlo più facilmente distruggere. Il
cosiddetto "cristianesimo positivo" nazista era in
realtà la religione della razza e del sangue, cioè 1a
"Weltanschaung" nazional-socialista, uno dei peggiori
pericoli che la Santa Chiesa dovette affrontare nel corso della
storia. Questo "cristianesimo positivo", mai
esplicitato in modo chiaro, era solo uno pseudo-cristianesimo
nazionalista, socialista e gnostico, che prendeva dal
Cattolicesimo, come già fece leresia americanista di P.
Hecher, gli elementi che reputava positivi, le virtù
"attive", ecc., respingendo le virtù
"passive" e gli elementi "negativi", in
particolare lAntico Testamento e le lettere di San Paolo. I
capi nazisti erano gli unici accreditati a definire il
"cristianesimo positivo" come ben spiegò la rivista
delle SS "Das Schwarze Korps" (I1 corpo nero);
«Essendo il cristianesimo positivo un termine introdotto dal
nazional-socialismo esso è l'unico accreditato per
intrerpretarlo» (Pag.247). Diversamente non solo questo
"cristianesimo", ma tutto il fondo della dottrina
nazista rimane un mistero, poichè una cosa è ciò che si
lasciava trasparire all'esterno e unaltra molto diversa era
la vera dottrina professata dagli alti iniziati del
nazional-socialismo. Nel settimanale francese
"Carrefour", del 6 gennaio 1960, a proposito della
detenzione del Prof. Heyde, accusato della eliminazione
sistematica dei malati mentali al tempo del 3° Reich, il
giornalista e storico Jacques Nobecourt dichiarava:
«Lipotesi di una comunità iniziatica si impose a poco, a
poco. Una comunità veramente demoniaca, retta da dogmi occulti,
molto più elaborati delle dottrine elementari del "Mein
Kampf" e del "Mito del XX secolo", e servita da
riti le cui tracce isolate non si notano, ma la cui esistenza
appare inevitabile agli esperti» (apud "Hitler et la
Tradition..." pag.258). Jean e Michel Angebert commentano:
«In completa consonanza con questo giudizio possiamo affermare
che, nonostante la scomparsa dei documenti concernenti
linsegnamento iniziatico dei quadri superiori delle SS, ci
è dato di ricostruire facilmente, alla luce di quelle
spiegazioni, lo spezzato puzzle magico necessario alla
comprensione del fenomeno. La nostra spiegazione di conseguenza,
ha il merito di riunire, intorno alle ricerche tedesche
sull'origine delluomo bianco riguardanti il medio evo in
generale e Montsègur in particolare, linsieme storico,
culturale, ed esoterico della "Weltanschaung" nazista»
(Pag.259). E incalzano i due autori: «Nessuno studioso serio si
è mai posto il problema che nonostante sia fondamentale il
sapere che "La crociata contro il Graal" e la
"Corte di Lucifero in Europa" (dellautore tedesco
colonello delle SS e per giunta membro della
"Ahnenerbe" - organismo superiore di ricerca delle SS -
Otto Rahn) fossero letture obbligatorie per gli ufficiali
superiori di quel nuovo Ordine Teutonico, secondo il valore dello
stesso Reichsfuehrer SS (Himmler), il quale agendo in questo modo
conferiva ad esse il valore di Vangelo; nonostante ciò, le opere
di questo genere non erano molto numerose e il fatto di rendere
la loro lettura obbligatoria prova che esse contenevano la chiave
della cosmogonia hitlerista per quanto poco qualcuno si desse da
fare per cercarla...» (Pag.259). E precisano più avanti «per
noi tutto si ordina intorno al tema centrale del Graal»
(Pag.260).
IL TEOSOFO ALFRED ROSENBERG E
«IL MITO DEL XX SECOLO»
Rosemberg fu davvero la
testa pensante della gnosi nazista. Nato in Estonia da famiglia
germano-baltica, ottenne a Mosca allinizio del 1918 il
diploma di architetto, e di 1ì fuggi in Germania
allesplosione della Rivoluzione comunista (e probabilmente
anche a causa delle sue origini ebraiche). Datosi agli studi
teosofici entrò nella Thulegeselschaft, il gruppo di carattere
occultista di cui abbiamo fatto menzione più sopra, dove attirò
lattenzione di Dietrich Gekart per la sua cultura che
sorpassava la mediocrità dellambiente. Eckart lo presentò
a Hitler che stava cominciando la sua carriera politica.
Rosemberg fu uno dei primi iscritti al partito nazista e «la sua
influenza fu decisiva nella formazione spirituale del futuro
signore della Germania, nel quale egli rafforza ancor di più
lanti-semitismo e il gusto per il mistero» (Pag.262).
Nella sua opera principale ("I1 mito del XX secolo"),
Rosemberg rigetta lAntico Testamento e del Nuovo ripudia
principalmente le opere di San Paolo. Per questo teorico del
Nazismo «vi è un cristianesimo positivo e un cristianesimo
negativo. I1 primo si rifà allimmagine di Gesù vivo, il
secondo allimmagine di Gesù crocifisso» (apud
"Hitler et la Tradition..." pag.264). Rosemberg non
considera il cristianesimo delle origini come un avversario, dato
che esalta la personalità di Gesù Cristo da vivo, ma
sullesempio degli gnositici, alla cui famiglia appartiene
per numerose affinità, rigetta quello che definisce come una
mistificazione orientale: il sapere, la Resurrezione, la
Crocifissione del Salvatore. Lodio della Chiesa come corpo
sociale si afferma nel corso del libro. Lidea di una Chiesa
universale, unica, che deve determinare e coordinare tutta la
vita dello Stato, la scienza, larte e la morale in virtù
dei dogmi, per Rosemberg non è se non «un residuo di quelle
idee di caos proprie dei popoli che avvelenarono la nostra
essenza». Contro quella concezione si erse Martin Lutero che
«oppose alla monarchia politica e universale del Papa
lidea di una politica nazionale» (apud "Hitler et la
Tradition..." pag.264). Più ancora: «Per il filosofo
(Rosemberg) tutti gli avvenimenti sono significativi e dimostrano
la lotta eterna che oppone in questo mondo le forze della luce
alle forze delle tenebre. In questa prospettiva tutti gli eretici
e, in primo luogo i catari, sono considerati come eroi di una
tragedia di dimensioni cosmiche. In questa lotta degli elementi
germano-nordici dEuropa contro luniversalismo romano,
contro il cattolicesimo dominatore, vi fu un combattimento
gigantesco; è nella storia degli albigesi, dei valdesi, dei
catari, degli ugonotti, dei protestanti, dei luterani, che si
deve vedere il quadro entusiasmante di una lotta epica»
(Pag.264-265). Ancora secondo il "Mito del XX secolo",
lanima germanica e nordica rigetta la concezione statica di
un Dio unico, sovrano delluniverso, rompe con lAntico
Testamento fedele in ciò allo spirito di Lutero, che riguardo a
questo fu, per altro molto tardi, «liberato dai giudei e dalle
loro menzogne». Proseguendo nella sua cascata di falsità, il
profeta del nazismo aggiunge che la morte non deve essere
considerata come il salario del peccato, come vuole il
cristianesimo, essa è al contrario un semplice fenomeno naturale
«il quale non perturba la nostra eternità che era prima e
continua ad essere poi» (apud "Hitler et la
Tradition..." pag. 268). Non è tutto ciò una copia fedele
dello gnosticismo della scuola neoplatonica di Alessandria?
LA STRANA PERSONALITA DI
HITLER
Sulla personalità enigmatica di Hitler gli autori citati dicono:
«Quel che è certo è che laspetto profetico, mistico e da
veggente di questo moderno mago, può egualmente presentare al
mondo la figura turpe di un cinico, di un essere duro e
insensibile, capace di condannare a morte senza il minimo
scrupolo tutte le persone che potrebbero metterglisi sul
cammino» (pag. 279). Rivelando un grande potere ipnotico nel
parlare tanto a una persona quanto a una moltitudine enorme, ci
fu chi affermò che egli era manipolato da esseri invisibili, i
«superiori sconosciuti» evocati da Hermann Rauschning, il quale
descrive il Fuehrer come messo a contatto con esseri misteriosi
che lo terrorizzavano: «Una persona di quelle della sua
intimità mi disse che egli si sveglia la notte lanciando grida
convulse. Chiama aiuto. Seduto sullorlo del letto, si trova
come paralizzato. E preso da un panico che lo fa tremare al
punto che il letto si scuote. Proferisce vociferazioni confuse e
incomprensibili. Si affanna come se fosse sul punto di soffocare.
La stessa persona mi raccontò di una di queste crisi con
particolari che io mi rifiuterei di credere se la fonte non fosse
cosi sicura. Hitler era in piedi in camera sua, barcollando
guardando intorno a sè con unaria allucinata.
"E lui! E lui! Lo vedo qui!" Egli
borbottava. Le sue labbra erano azzurre. I1 sudore scorreva in
grosse goccie. Repentinamente pronunciò delle cifre senza senso
alcuno, poi parole, pezzi di frase. Era orribile. Egli impiegava
termini bizzarramente allineati, completamente estranei. Dopo
tornò nuovamente silenzioso continuando però a muovere le
labbra. Gli si fecero frizioni, gli si diede da bere una bevanda.
Poi, improvvisamente, egli ruggi: "Li, li! Nellangolo.
Cosa c'è li?" Batteva il piede sul pavimento di legno e
urlava. Gli assicurarono che non succedeva niente di
straordinario e allora egli, a poco, a poco, si calmò» (Hermann
Rauschning, "Hitler ma dit", apud Hitler et
la Tradition..." pag. 282) "I detti di Hitler:
"Seguo il cammino che la provvidenza mi indica con la
sicurezza di un sonnambulo", vanno nel senso delle ipotesi
di poteri non naturali. Ma da dove avrebbe egli ricevuto tali
poteri? Dal gruppo Thule che lo aveva iniziato
allesote-rismo orientale? Dal misterioso monaco dai guanti
verdi inviato dai saggi del Tibet? O da una rivelazione più
antica?" (Pag. 283). Fra laltro, Hitler odiava i
cacciatori che detestava. Egli credeva nella reincarnazione delle
anime in corpi di animali come i buddisti e i catari, i quali
sostenevano la metempsicosi (Pag. 287) egli dichiarò un giorno:
«Chi si suicida ritorna fatalmente alla natura-corpo, anima e
spirito» (Hitler Adolf, "Libres Prepos", Flammarion,
Paris, 1952 - apud "Hitler et la Tradition..." pag.
291, nota). CONCLUSIONE Da tutto quanto si è detto sopra come
riassunto del libro di Jean e Michel Angebert, ci viene una
certezza: quella del carattere gnostico e occultista del
nazional-socialismo nellazione e nellintenzione dei
suoi principali capi. Ed abbiamo così una prova in più del
fatto che la gnosi porta seco come conseguenza naturale il
socialismo. Nella sua opera "Dal fondo della notte"
sulla lotta fra comunisti e nazisti dopo la Grande Guerra, Jean
Valtin, un marxista, descriveva la sorpresa e il disaccordo delle
basi comuniste in Germania al ricevere dai loro vertici
istruzioni di non resistere ai partigiani di Hitler. E Goebbels,
poco prima della caduta di Berlino, diceva in un proclama alla
radio che il nazional-socialismo, sebbene sconfitto dalle armi,
sarebbe stato comunque vittorioso con linstaurazione del
socialismo nel mondo. Ora, considerate le origini hegeliane del
socialismo marxista, non potrebbero le odierne correnti di
sinistra essere derivate da una delle teste dellidra
gnostica e panteista che va spargendo il suo catarro sulle
élites intellettuali del mondo moderno? Ecco una ricerca che
potrà essere molto utile per spiegare i fenomeni
politico-sociali e ... religiosi dei nostri giorni. Sopratutto se
questo studio abbraccerà anche le attività dei partigiani della
"New Age" e dei cosidetti gruppi "profetici",
propugnatori di un falso ecumenismo sinistreggiante. Molto ancora
ci sarebbe da dire dellaspetto escatologico della gnosi e
delle sue sembianze moderne. Scimmia di Dio, il demonio si
propone di influire sui terribili avvenimenti che stanno per
abbattersi sullumanità come castigo per i suoi peccati di
apostasia. Valga per noi, cattolici fedeli, il messaggio della
Vergine di Fatima; la certezza che, dopo indicibili sofferenze e
prove per i buoni, il Cuore Immacolato di Maria trionferà sopra
il serpente antico, fomentatore della menzogna della gnosi e di
tutte le altre trame dei suoi settari.