Tra le
gambe pendevan le minugia ; la corata pareva e 'l triste sacco che merda fa di quel che si trangugia. Mentre che tutto in lui veder m'attacco guardommi, e con la man s'aperse il petto dicendo : "Or vedi com'io mi dilacco! Vedi come storpiato č Maometto ! Dinanzi a me sen va piangendo Alė, fesso nel volto dal mento al ciuffetto". (dalla "Divina Commedia",Inferno, canto XXVIII, 25-33 ) |
CONOSCERE L'ISLĀM |